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#PAROLEINUSO | Bosco: “Quest’anno i giovani hanno risposto presente. In futuro mi piacerebbe fare l'allenatore”
#PAROLEINUSO | Bosco: “Quest’anno i giovani hanno risposto presente. In futuro mi piacerebbe fare l'allenatore”

A #ParoleInUSO è intervenuto Federico Bosco, difensore classe 1989 della Prima Squadra rossoblu.
Buongiorno Federico, partiamo dal momento delicato in cui ci troviamo. Quali sono le tue considerazioni in merito e cosa fai per tenerti in forma?
“Il momento è molto critico e lavorando in un ospedale conosco molti operatori sanitari che stanno dando tutto quello che hanno per aiutare le persone colpite da questo virus. Le condizioni per tenersi in forma non sono delle più favorevoli ma cerco di fare qualche esercizio in casa sperando si possa ripartire prima o poi”.
Prima dello stop la squadra si trovava al quinto posto. Credi rispecchi il valore della squadra?
“Credo che la classifica rispecchi sempre il valore della squadra. Abbiamo pagato, soprattutto all’inizio, il fatto di aver cambiato un po’ di cose rispetto alla stagione precedente ma col passare delle partite siamo diventati più uniti e nell’ultimo periodo i miglioramenti erano sotto gli occhi di tutti”.
Sei uno dei giocatori più esperti in un gruppo molto giovane. É una cosa che ti responsabilizza?
“Mi sono sempre trovato a mio agio a ‘lavorare’ coi giovani e devo dire che, quest’anno più di altri anni, i giovani stanno rispondendo presente, cercando di ascoltare ed imparare il più possibile dai ragazzi che sono qui da più tempo. In più Vedere ragazzi che ho allenato nei giovanissimi, debuttare in prima squadra, mi ha fatto un enorme piacere”.
Chi è il giocatore a cui ti ispiri o ti sei ispirato da ragazzo?
“Essendo milanista e difensore sono sempre stato abituato bene, escludendo l’ultimo periodo. Quello a cui mi sono ispirato di più negli anni di Prima Squadra è stato sicuramente Thiago Silva per la tecnica e la personalità che trasmetteva in campo”.
Negli anni scorsi ti sei disimpegnato anche come formatore delle giovanili. É un ruolo che ti piace e che pensi di riprendere in futuro?
“Alleno praticamente da dieci anni ed è sicuramente un ruolo che mi piacerebbe portare avanti in futuro, anche se, fino a quando non avrò particolari problemi fisici, penserò sempre più da calciatore che da allenatore”.
20/04/2020
Buongiorno Federico, partiamo dal momento delicato in cui ci troviamo. Quali sono le tue considerazioni in merito e cosa fai per tenerti in forma?
“Il momento è molto critico e lavorando in un ospedale conosco molti operatori sanitari che stanno dando tutto quello che hanno per aiutare le persone colpite da questo virus. Le condizioni per tenersi in forma non sono delle più favorevoli ma cerco di fare qualche esercizio in casa sperando si possa ripartire prima o poi”.
Prima dello stop la squadra si trovava al quinto posto. Credi rispecchi il valore della squadra?
“Credo che la classifica rispecchi sempre il valore della squadra. Abbiamo pagato, soprattutto all’inizio, il fatto di aver cambiato un po’ di cose rispetto alla stagione precedente ma col passare delle partite siamo diventati più uniti e nell’ultimo periodo i miglioramenti erano sotto gli occhi di tutti”.
Sei uno dei giocatori più esperti in un gruppo molto giovane. É una cosa che ti responsabilizza?
“Mi sono sempre trovato a mio agio a ‘lavorare’ coi giovani e devo dire che, quest’anno più di altri anni, i giovani stanno rispondendo presente, cercando di ascoltare ed imparare il più possibile dai ragazzi che sono qui da più tempo. In più Vedere ragazzi che ho allenato nei giovanissimi, debuttare in prima squadra, mi ha fatto un enorme piacere”.
Chi è il giocatore a cui ti ispiri o ti sei ispirato da ragazzo?
“Essendo milanista e difensore sono sempre stato abituato bene, escludendo l’ultimo periodo. Quello a cui mi sono ispirato di più negli anni di Prima Squadra è stato sicuramente Thiago Silva per la tecnica e la personalità che trasmetteva in campo”.
Negli anni scorsi ti sei disimpegnato anche come formatore delle giovanili. É un ruolo che ti piace e che pensi di riprendere in futuro?
“Alleno praticamente da dieci anni ed è sicuramente un ruolo che mi piacerebbe portare avanti in futuro, anche se, fino a quando non avrò particolari problemi fisici, penserò sempre più da calciatore che da allenatore”.
20/04/2020