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#PAROLEINUSO | Deblasio: “Da centrocampista centrale sono a mio agio. I giocatori più forti con cui ho giocato sono…
#PAROLEINUSO | Deblasio: “Da centrocampista centrale sono a mio agio. I giocatori più forti con cui ho giocato sono…

A parlare oggi a #ParoleInUSO è Luca Deblasio, centrocampista classe ’91, della Prima Squadra rossoblu.
Buongiorno Luca. Iniziamo l'intervista con il tuo parere su questa stagione. Pensi che la posizione in campionato rispecchi il valore della squadra?
“Innanzitutto un saluto alla famiglia rossoblu. Credo che la classifica tutto sommato rispecchi quanto abbiamo seminato. Ci starebbe qualche punto in più, ma considerando la giovane età della rosa, lo staff nuovo ed un gruppo da amalgamare direi che è davvero un buon risultato”.
Nel finale di stagione ti sei disimpegnato anche come centrocampista centrale con buoni risultati. Per te era una novità? Come ti sei trovato?
“No, non era una novità. Infatti sia lo scorso anno che nelle giovanili avevo ricoperto quel ruolo. Devo dire che mi piace molto perché è una zona del campo in cui si costruisce il gioco e posso essere utile con quello che mi riesce meglio, passare la palla e assistere”
É più di una decade che sei in prima squadra a Zanica. Chi sono i giocatori più forti con cui hai giocato?
“Dopo una decade è difficile scegliere solo alcuni giocatori. Ovviamente le squadre con qui ho vinto rimarranno nei ricordi, ma anche le annate più difficili sono servite per crescere e migliorare, forse più di quelle in cui si è vinto. In questi anni ho avuto la fortuna di avere a fianco giocatori carismatici, tecnici ma soprattutto con grandi qualità umane. Non me ne vogliano i compagni di squadra ma nomino quelli con cui ho condiviso più ‘battaglie’. Per come vedo il gioco del calcio io premio la qualità, dagli amici mancini estrosi e complementari Emanuele Guerra e Fabio Terzi, ai difensori dal piede educato Matteo Dellavite e Federico Bosco. Due menzioni speciali per Filippo Bergamini, con cui spero di riuscire a fare qualche allenamento e Ivan Fontana, con cui ho giocato forse troppo poco”.
Qual é secondo te il punto di forza della Vostra squadra?
“A mio modo di vedere il punto di forza della nostra squadra è il mix di caratteristiche e l’amalgama che si è creato e si sta rafforzando giorno dopo giorno. Però credo che quest’anno, più degli altri, l’apporto dei giovani e il loro coinvolgimento da parte del mister sia stato fondamentale per crescere”.
Chi é il giocatore a cui ti ispiri o ti sei ispirato in passato?
“Un giocatore a cui mi sono ispirato per tecnica, visione di gioco e leadership silenziosa è Andres Iniesta. Da lui ho provato ad apprendere la rifinitura nell’ultimo passaggio e la qualità delle giocate nello stretto. Tra i giocatori in attività mi piace De Bruyne per cambio di passo, controllo di palla e, anche lui, visione di gioco”.
8/04/2020
Buongiorno Luca. Iniziamo l'intervista con il tuo parere su questa stagione. Pensi che la posizione in campionato rispecchi il valore della squadra?
“Innanzitutto un saluto alla famiglia rossoblu. Credo che la classifica tutto sommato rispecchi quanto abbiamo seminato. Ci starebbe qualche punto in più, ma considerando la giovane età della rosa, lo staff nuovo ed un gruppo da amalgamare direi che è davvero un buon risultato”.
Nel finale di stagione ti sei disimpegnato anche come centrocampista centrale con buoni risultati. Per te era una novità? Come ti sei trovato?
“No, non era una novità. Infatti sia lo scorso anno che nelle giovanili avevo ricoperto quel ruolo. Devo dire che mi piace molto perché è una zona del campo in cui si costruisce il gioco e posso essere utile con quello che mi riesce meglio, passare la palla e assistere”
É più di una decade che sei in prima squadra a Zanica. Chi sono i giocatori più forti con cui hai giocato?
“Dopo una decade è difficile scegliere solo alcuni giocatori. Ovviamente le squadre con qui ho vinto rimarranno nei ricordi, ma anche le annate più difficili sono servite per crescere e migliorare, forse più di quelle in cui si è vinto. In questi anni ho avuto la fortuna di avere a fianco giocatori carismatici, tecnici ma soprattutto con grandi qualità umane. Non me ne vogliano i compagni di squadra ma nomino quelli con cui ho condiviso più ‘battaglie’. Per come vedo il gioco del calcio io premio la qualità, dagli amici mancini estrosi e complementari Emanuele Guerra e Fabio Terzi, ai difensori dal piede educato Matteo Dellavite e Federico Bosco. Due menzioni speciali per Filippo Bergamini, con cui spero di riuscire a fare qualche allenamento e Ivan Fontana, con cui ho giocato forse troppo poco”.
Qual é secondo te il punto di forza della Vostra squadra?
“A mio modo di vedere il punto di forza della nostra squadra è il mix di caratteristiche e l’amalgama che si è creato e si sta rafforzando giorno dopo giorno. Però credo che quest’anno, più degli altri, l’apporto dei giovani e il loro coinvolgimento da parte del mister sia stato fondamentale per crescere”.
Chi é il giocatore a cui ti ispiri o ti sei ispirato in passato?
“Un giocatore a cui mi sono ispirato per tecnica, visione di gioco e leadership silenziosa è Andres Iniesta. Da lui ho provato ad apprendere la rifinitura nell’ultimo passaggio e la qualità delle giocate nello stretto. Tra i giocatori in attività mi piace De Bruyne per cambio di passo, controllo di palla e, anche lui, visione di gioco”.
8/04/2020