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#ParoleinUSO | Rrotaj: “A Zanica c'è un gruppo molto unito. Il ricordo più bello è la vittoria del campionato Juniores"
#ParoleinUSO | Rrotaj: “A Zanica c'è un gruppo molto unito. Il ricordo più bello è la vittoria del campionato Juniores"

Gli americani lo definirebbero un “born and raised” a testimonianza del suo amore per i colori rossoblu. Oggi il protagonista della rubrica #ParoleinUSO è Roko Rrotaj, regista di centrocampo e nella vita.
Benvenuto Roko. Tu sei uno dei militanti di lungo corso della rosa rossoblu. Ti ricordi quando hai iniziato e qualche aneddoto particolare?
“Buongiorno a voi! Come tutti i bambini ho tanti bei ricordi dei miei primi calci al pallone. Dagli allenatori che mi hanno sostenuto ed aiutato a crescere, fino ad arrivare ad attuali compagni di squadra come Bertuletti ed Armentini con i quali ho condiviso momenti indelebili sin da piccolo”.
Qual è il tuo ricordo più bello legato all’USO Zanica?
“Il mio ricordo più bello a Zanica resta sicuramente la vittoria del campionato Juniores 2015/16. Nuovi allenatori e nuovi compagni che, nel giro di una stagione, sono diventati una famiglia. Ci sarebbero molte cose da dire, ma le parole non bastano per spiegarle a fondo. Quelle emozioni e quel gruppo resteranno dentro di me per sempre”.
Nel campionato 2018/2019 vestivi la maglia dello United e ci hai affrontato da avversario. Che sensazioni hai provato?
“È stato molto strano affrontare lo Zanica da avversario. In quel periodo ovviamente ero concentrato sullo United e sull’obbiettivo di salvarsi per non scendere di categoria, ma ricordo il clima di amicizia e rispetto che avevo con gli allora ex compagni, alcuni dei quali sono stati fondamentali per il mio ritorno a Zanica”.
Come ti descriveresti dal punto di vista calcistico?
“È difficile descrivere le proprie caratteristiche. Sicuramente sono uno a cui piace toccare la palla, i miei compagni lo sanno. Sto cercando di migliorare tanto l’aspetto psicologico che negli anni passati è stato un limite per me. Oggi mi sento più sicuro e più fiducioso nei miei mezzi, in un gruppo cosi qualitativo bisogna darsi da fare per ritagliarsi un posto ed è questo che ci motiva nel quotidiano a fare sempre meglio”.
Che cosa ti ricordi del tuo debutto nel calcio “dei grandi”?
“Il mio ricordo parte da molto prima del mio debutto, dai primi allenamenti in prima squadra dove l’intensità era diversa e avevi tutto da dimostrare, fino ad arrivare al debutto in cui mi sentivo all’inizio di un percorso che sapevo sarebbe diventato speciale”.
Qual è il giocatore a cui ti ispiri?
“Kakà è stato uno dei primi calciatori a farmi innamorare di questo sport, nessuno gli toglierà mai questo merito. Un altro giocatore che crescendo mi è stato di grande ispirazione è Guti, ex trequartista spagnolo del Real Madrid. Un talento mai esploso completamente che ha però incantato tutti con i suoi filtranti e le sue giocate. Aggiungerei infine Pogba, per l’eleganza che ha sul rettangolo di gioco e per la capacità di cambiare tutte le carte in tavola con le sue giocate”.
Quali sono secondo te i punti di forza della nostra squadra?
“Il punto forte della nostra squadra è senza dubbio il gruppo. Siamo soprattutto amici prima di essere compagni e questo non è un fattore che si può comprare o allenare. Non abbiamo paura di sbagliare e siamo consapevoli di avere le qualità per poter raggiungere i nostri obbiettivi ed a mio avviso il nostro destino è tutto nelle nostre mani”.
C’è un compagno a cui sei maggiormente legato?
“Come dicevo prima alcuni miei compagni son cresciuti insieme a me nelle giovanili ed a loro sono molto legato. Ma da quando sono in prima squadra nessuno mi ha fatto sentire escluso e anzi, nei momenti di difficoltà anche i più ‘vecchi’ mi sono stati vicini. Siamo un gruppo molto unito”.
Facciamo un gioco. Ti ritiri e decidi di fare il DS. Chi è il giocatore dello Zanica che porteresti assolutamente con te?
“Nelle nostre categorie è difficile trovare attaccanti completi e secondo me uno di questi è il nostro Fabio Panseri. È veloce, tecnico e con una fisicità capace di tenere testa a molti difensori, anche i più ostici. In difesa il muro Diego Houndezinme è un altro che porterei sempre con me. É difficile vederlo fare scelte sbagliate o interventi scomposti. Ora purtroppo è fermo per infortunio, ma la speranza è quella di riaverlo presto con noi in gruppo, lo aspettiamo”.
26/01/2022
Benvenuto Roko. Tu sei uno dei militanti di lungo corso della rosa rossoblu. Ti ricordi quando hai iniziato e qualche aneddoto particolare?
“Buongiorno a voi! Come tutti i bambini ho tanti bei ricordi dei miei primi calci al pallone. Dagli allenatori che mi hanno sostenuto ed aiutato a crescere, fino ad arrivare ad attuali compagni di squadra come Bertuletti ed Armentini con i quali ho condiviso momenti indelebili sin da piccolo”.
Qual è il tuo ricordo più bello legato all’USO Zanica?
“Il mio ricordo più bello a Zanica resta sicuramente la vittoria del campionato Juniores 2015/16. Nuovi allenatori e nuovi compagni che, nel giro di una stagione, sono diventati una famiglia. Ci sarebbero molte cose da dire, ma le parole non bastano per spiegarle a fondo. Quelle emozioni e quel gruppo resteranno dentro di me per sempre”.
Nel campionato 2018/2019 vestivi la maglia dello United e ci hai affrontato da avversario. Che sensazioni hai provato?
“È stato molto strano affrontare lo Zanica da avversario. In quel periodo ovviamente ero concentrato sullo United e sull’obbiettivo di salvarsi per non scendere di categoria, ma ricordo il clima di amicizia e rispetto che avevo con gli allora ex compagni, alcuni dei quali sono stati fondamentali per il mio ritorno a Zanica”.
Come ti descriveresti dal punto di vista calcistico?
“È difficile descrivere le proprie caratteristiche. Sicuramente sono uno a cui piace toccare la palla, i miei compagni lo sanno. Sto cercando di migliorare tanto l’aspetto psicologico che negli anni passati è stato un limite per me. Oggi mi sento più sicuro e più fiducioso nei miei mezzi, in un gruppo cosi qualitativo bisogna darsi da fare per ritagliarsi un posto ed è questo che ci motiva nel quotidiano a fare sempre meglio”.
Che cosa ti ricordi del tuo debutto nel calcio “dei grandi”?
“Il mio ricordo parte da molto prima del mio debutto, dai primi allenamenti in prima squadra dove l’intensità era diversa e avevi tutto da dimostrare, fino ad arrivare al debutto in cui mi sentivo all’inizio di un percorso che sapevo sarebbe diventato speciale”.
Qual è il giocatore a cui ti ispiri?
“Kakà è stato uno dei primi calciatori a farmi innamorare di questo sport, nessuno gli toglierà mai questo merito. Un altro giocatore che crescendo mi è stato di grande ispirazione è Guti, ex trequartista spagnolo del Real Madrid. Un talento mai esploso completamente che ha però incantato tutti con i suoi filtranti e le sue giocate. Aggiungerei infine Pogba, per l’eleganza che ha sul rettangolo di gioco e per la capacità di cambiare tutte le carte in tavola con le sue giocate”.
Quali sono secondo te i punti di forza della nostra squadra?
“Il punto forte della nostra squadra è senza dubbio il gruppo. Siamo soprattutto amici prima di essere compagni e questo non è un fattore che si può comprare o allenare. Non abbiamo paura di sbagliare e siamo consapevoli di avere le qualità per poter raggiungere i nostri obbiettivi ed a mio avviso il nostro destino è tutto nelle nostre mani”.
C’è un compagno a cui sei maggiormente legato?
“Come dicevo prima alcuni miei compagni son cresciuti insieme a me nelle giovanili ed a loro sono molto legato. Ma da quando sono in prima squadra nessuno mi ha fatto sentire escluso e anzi, nei momenti di difficoltà anche i più ‘vecchi’ mi sono stati vicini. Siamo un gruppo molto unito”.
Facciamo un gioco. Ti ritiri e decidi di fare il DS. Chi è il giocatore dello Zanica che porteresti assolutamente con te?
“Nelle nostre categorie è difficile trovare attaccanti completi e secondo me uno di questi è il nostro Fabio Panseri. È veloce, tecnico e con una fisicità capace di tenere testa a molti difensori, anche i più ostici. In difesa il muro Diego Houndezinme è un altro che porterei sempre con me. É difficile vederlo fare scelte sbagliate o interventi scomposti. Ora purtroppo è fermo per infortunio, ma la speranza è quella di riaverlo presto con noi in gruppo, lo aspettiamo”.
26/01/2022